Mirko Basaldella (1910 1969) è stato uno degli artisti di riferimento dell'arte italiana del Novecento; allievo di Arturo Martini, e quindi come Cagli sensibile alle tematiche del primordio così centrale nel panorama romano tra le due guerre, Mirko seppe opporre a ogni tentazione accademica dei riferimenti antichi una perenne inquietudine formale, una attitudine ansiosa che colloca le opere di questo periodo nel clima generazionale di attenzione morale alla cifra espressionista. Ma è nel dopoguerra che questi aspetti acquistano una straordinaria varietà di riferimenti e di suggestioni, dall'arte mediorientale a quella amerinda. Totem, animali fantastici, guerrieri e maschere diventano così figure di un inconscio in metamorfosi continuamente oscillanti tra veglia e sonno, e pronte a recepire alcuni degli indirizzi più vitali dell'arte europea di quegli anni, dalla sintesi postcubista al surrealismo all'informale.